Il Polo Culturale, voluto e istituito con delibere dal vicesindaco, assessore alla cultura e beni culturali, Vincenzo Diego, è formato dal Polo Museale e Bibliotecario. Il complesso Culturale è istituito al fine di promuovere e diffondere servizi socio – culturali, favorire la conoscenza e lo sviluppo; tutela i «beni di interesse archeologico, storico, artistico, ambientale, architettonico e paesistico, archivistico e librario e ogni altro bene che costituisca testimonianza materiale e immateriale avente valore di civiltà»; supportano l’attività didattica, di formazione e di ricerca; sostengono e promuovono le attività presenti sul territorio; promuovono l’attività di ricerca, la diffusione della cultura, la conservazione, il restauro, la catalogazione ed ostensione di beni culturali. Attenzione particolare sarà dedicato all’incremento delle collezioni, all’attività espositiva e didattica, in collaborazione con le Scuole di ogni ordine e grado, gli Istituti culturali e di ricerca, con le Università, Associazioni, il mondo della cultura, dell’Impresa, in ogni ambito. I Poli (Museale e Bibliotecario) sono dotati di spazi espositivi, di studio e laboratori ali, con supporto multimediale, ma anche di spazi aperti nel territorio: masserie, laboratori di artigiani, con la possibilità di seguire, quando possibile, le varie fasi di lavoro (Mudam). Gli spazi, come detto, sono dotati di una tecnologia che permette di arricchire le percezioni sensoriali della visita e non solo, come sottolineato in precedenza, attraverso informazioni aggiuntive con contenuti digitali di varia natura, come il wafi interno, i QRCODE in realtà aumentata, postazioni informatiche e altro ancora. il Poli anno lo scopo, inoltre, di promuove il recupero e la valorizzazione dei beni culturali (materiali e immateriali), l’apertura di laboratori didattici, in collaborazione con il mondo del lavoro, le imprese, la scuola i centri universitari e di ricerca, nonché con gli Istituti demo-etno-antropologici.

OBIETTIVI DEL POLO CULTURALE

  1. a) educativo – dalla scuola fino all’educazione permanente, il bene culturale porta ad un’elevazione della qualità della vita e alla crescita della persona umana; è considerato un input per la soddisfazione di un bisogno fondamentale;
  2. b) turistico – il bene è messo a disposizione per la visita: sarà quindi necessario custodirlo, restaurarlo, renderlo fruibile. Le motivazioni, oltre a quelle della domanda educativa, possono essere lo svago, il viaggio, ecc.;
  3. c) di ricerca – in questo caso siamo in presenza sia di una fruizione, sia di un input per le altre fruizioni; il bene culturale è considerato come “documento” per procedere a studi relativi a varie discipline e a diversi settori;
  4. d) di conservazione – la domanda di conservazione esprime il bisogno della collettività di mantenere il valore in sé dei beni culturali, indipendentemente dalle fruizioni;
  • promuovere la ricerca, lo studio, la catalogazione e la fruizione pubblica dei beni,      garantendone la conservazione, anche con propri laboratori;
  • promuovere le attività finalizzate alla conoscenza del patrimonio museale e sostenere progetti di sviluppo museale, anche in sedi diverse;
  • valorizzare il patrimonio culturale e museale, migliorandone la fruizione;
  • sviluppare strategie idonee ad incrementare la quota di autofinanziamento delle strutture afferenti al Polo, anche attraverso la realizzazione di specifici progetti;
  • promuovere la crescita culturale e professionale del personale assegnato.

IL POLO CULTURALE COMPRENDE:

  • POLO MUSEALE

Il Polo Museale ha il compito di:

  • realizzare percorsi multidisciplinari che contribuiscano all’ampliamento delle conoscenze ed alla    formazione degli studenti e della cittadinanza;
  • collaborare all’attività divulgativa;
  • curare e sviluppare le attività espositive permanenti e temporanee;
  • promuovere le attività istituzionali e l’immagine del Comune e del Territorio, nonché la valorizzazione economica del patrimonio artistico ambientale e culturale;
  • promuovere e partecipare ad attività editoriali, sia scientifiche che divulgative;
  • realizzare e partecipare a progetti museologici locali, regionali, nazionali, comunitari e

internazionali;

  • realizzare progetti multimediali
  • promuovere e valorizza la ricerca, il recupero dei beni culturali (materiali e immateriali), le performing arts, organizza laboratori didattici, in collaborazione con il mondo del lavoro, le imprese, la scuola e i centri universitari e di ricerca, nonché con gli Istituti demo-etno-antropologici

Afferiscono al Polo Museale, all’atto della costituzione, le seguenti strutture museali:

  1. PALAZZO GIANNETTASIO:

(CASA DELLA CULTURA –MUSEO DEMO- ETNO-ANTROPOLOGICO, intitolato a “NICCOLA GIANNETTASIO, con le seguenti sezioni

espositive:

  • Etnografico (Civiltà Contadina)
  • Pinacoteca
  • sezione Rholf
  • testi antichi
  • mediateca
  • Laboratorio didattico
  1. CASTELLO Federico II (Normanno-Svevo)

ricco di cinque sezioni espositive, sale a tema multimediali e laboratori artigianali.

Sezioni:

  • Sala della tortura
  • Sala delle armature
  • Sala d’armi
  • Sala dei costumi
  • 2 Sale espositive di arte
  • Laboratorio didattico e sala conferenza
  • Sala proiezioni docu-film storici 
  1. MUDAM (Museo Diffuso di Arti e Mestieri)

Laboratori di artigianato di arti e mestieri ed enogastronomici, all’interno del castello e sparsi nel territorio

  • Laboratorio di liuteria Jonica ( maestro Corrado)
  • Laboratorio di ceramica
  • Laboratorio della zampogna e altri strumenti tradizionali
  • Laboratori nel territorio

B – POLO BIBLIOTECARIO

PALAZZO TARSIA

polo bibliotecario, ricco di tre sezioni:

 BIBLIOTECA-MEDIATECA

  • CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
  • CENTRO STUDI CALABRO-LUCANO (direzione onoraria di Luigi Lombardi Satriani).
  • \Fanno parte ancora del “Polo Culturale” beni di interesse storico architettonico, archeologico e monumentale, in modo particolare: la Chiesa Madre, la cappella di San Rocco, la cappella Madonna delle Virtù, altri luoghi sacri, il “TEATRO VALLE”, IL TEATRO-CAVEA “La PORTELLA”, l’ARCHIVIO comunale, con sede nel palazzo municipale, nonché le aree archeologiche dei conventi ESISTENTI NELL’AREA URBANA.